Lontano dagli occhi
Quando le cose non si vedono da vicino
non si capiscono fino in fondo
Io mi sento responsabile appena un uomo posa il suo sguardo su di me (Dostoevskij)
E se lo sguardo che incontri è quello di un bambino o di un ragazzo/a poco più che adolescenti?
I numeri
Nel corso del 2016 sono sbarcati sulle nostre coste più di 20 mila giovani migranti che, senza adulti di riferimento al loro fianco, hanno intrapreso lunghi e pericolosi viaggi attraverso il Mediterraneo. Nel 2016 i minori stranieri non accompagnati (spesso indicati con l’acronimo Msna) hanno rappresentato il 91% del totale dei minori sbarcati. Numeri, sigle … ma dietro ci sono volti, nomi, storie.
Il viaggio
Arrivano soli, circondati da sconosciuti spesso disperati come o più di loro, con negli occhi il deserto, l’incubo della Libia, i trafficanti. Ognuno porta con sé qualcosa da raccontare e far ascoltare, fragilità ma anche grandi risorse da mettere in gioco. Sogni, desideri di felicità che sicuramente li hanno sostenuti durante la dura esperienza del “viaggio” che nella sua drammaticità ha ridefinito la loro identità. Ma ci sarà sempre un prima e un dopo che sarà difficile dimenticare.
Da dove e perché
Chi sono questi giovani adolescenti già adulti nonostante l’età anagrafica? Perché lasciano il villaggio, il quartiere dove sono nati e sbarcano nei porti della Sicilia? Perché giungono dal Gambia, dall’Egitto, dall’Eritrea, dalla Nigeria …? Paesi che noi forse neppure sappiamo collocare su una carta geografica e dei quali ben poco sappiamo. Quale cultura, tradizioni, religione si lasciano alle spalle?
Le mete
Per loro l’Italia non sempre è la meta ultima, ma solo il transito verso altri Paesi europei. Sono relativamente pochi infatti i giovani che intraprendono il percorso della protezione internazionale nel nostro Paese, mentre sono più numerosi coloro che cercano di abbandonare le strutture di accoglienza italiane che li ospitano per raggiungere altre mete.
Gli invisibili
Molti diventano quindi degli “invisibili”: dove scompaiono? Non è difficile pensare che reti criminali siano pronte a farli entrare nelle proprie fila. Uno scenario fosco che un dato contribuisce ad aggravare se si pensa che nel 2016 è aumentato anche l’arrivo di giovani donne adolescenti.
La rotta balcanica
Ma l’anno appena concluso ha messo in luce un altro aspetto del problema: sempre più minori soli viaggiano sulla rotta balcanica. La chiusura delle frontiere li costringe a camminare per giorni senza accesso ad acqua e cibo con seri rischi di malattia e sfruttamento.
Il quadro normativo
A chi arriva sulle nostre coste cosa lo attende? Nel nostro paese quale è il quadro normativo che riguarda questi ragazzi/e? Quali i percorsi li accompagnano verso la ricostruzione di un progetto di vita? Sono sempre progetti “virtuosi”? E dopo i 18 anni cosa accade? Tanti interrogativi per cercare di conoscere una realtà spesso ignorata o vista solo come fonte di problemi.
Cittadini di domani
Ad un paese ed un continente impauriti dovrebbe essere comunque chiaro che questi minori potranno essere cittadini di domani e che un’accoglienza di qualità ed i loro progetti di vita sono la risposta migliore, più genuina ed efficace alla paura.
In fondo si tratta di lavorare per dare loro maggior consapevolezza delle proprie capacità, competenze e possibilità nell’affrontare il nuovo che hanno davanti con la coscienza che non tutto è facile ma molto è possibile costruire.
Sabato 25 Febbraio 2017
Biblioteca Dergano Bovisa – via Baldinucci, 76 Milano
Inizio incontro: ore 17
Il dramma dei minori migranti non accompagnati
Partecipano:
- Don Virginio Colmegna (Presidente della Casa della Carità)
- Valentina Polizzi (Save the Children)
Coordina Paolo Di Stefano (Scrittore e giornalista)
Letture di testimonianze a cura di Giancarlo Monticelli
Proiezione film: ore 19
“Lontano dagli occhi”
di Domenico Iannacone e Luca Cambi
Nel film si intervistano Andrea Camilleri e alcuni operatori e abitanti di Lampedusa
Ascolta il racconto
del viaggio di Selim
da “I pesci devono nuotare”
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